Una ricerca svolta da numerosi centri di ricerca americani e dal National Institutes of Health, ha dimostrato che le gravidanze ottenute con la fecondazione in vitro (fiv), comporta un rischio di complicazioni in gravidanza del 40% in più rispetto alle gravidanze naturali.

In particolare la ricerca ha evidenziato una probabilità maggiore di soffrire di preeclampsia. Il disturbo, che è molto comune, ha serie complicazioni, tende a manifestarsi nelle prime gravidanze e può arrivare a causare la morte sia del bambino che della madre.

La placenta, che fornisce nutrimento al feto, se va incontro a problemi induce pressione alta nella madre e può bloccare la crescita del feto. Il gruppo di ricercatori ha presentato i risultati di una analisi di diversi studi precedenti condotti fra il 1995 e il 2011, durante la conferenza annuale dell'American Society for Reproductive Medicine che si è tenuta in Florida.

La percentuale dei casi di preeclampsia e di ipertensione indotta da complicanze in gravidanza era del 41 per cento più alta nelle donne che si erano sottoposte a Fiv, anche se secondo altri studiosi, tuttavia, i rischi della Fiv sarebbero legati soprattutto all'età delle donne che vi fanno ricorso, che di solito è abbastanza avanzata.