L'allattamento al seno è fonte di grande preoccupazione per le italiane e ben due terzi delle neomamme l'allattamento naturale compromette l'aspetto e l'integrità del seno. Addirittura la metà di loro è convinta che dopo aver allattato al seno sarà necessario ricorrere ad un intervento al seno 8chirurgico o più soft), questo proprio perché quasi per la totalità delle donne, il seno è l'aspetto principale che rispecchia la propria femminilità.

Questo quanto emerso da un'indagine a campione su 1000 donne tra i 18 e i 40 anni, intervistate da Datanalysis. L'analisi è stata presentata durante l'iniziativa ''Cuore di mamma, corpo di donna'', dove ginecologi e psicologi, con l'aiuto di medici estetici, hanno l'obbiettivo di informare le donne sull'importanza di riportare il seno alla sua forma naturale dopo l'allattamento e non necessariamente con vie chirurgiche.

Assobibe, l’Associazione degli industriali delle bevande analcoliche, rileva che il riferimento alle bevande gassate in merito alla sempre maggiore diffusione  del fenomeno dell’obesità infantile è del tutto fuori luogo e inopportuno e che non vi è alcun nesso causale fra il consumo di soft drink e l’incremento di peso.
 
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un'intervista relativa proprio all'assunzione di bevande gassate o con caffeina nei bambini piccoli a cui rimandiamo per ulteriori informazioni.

Ieri a Roma durante il convegno organizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition e denominato “Alimentazione, stili di vita e salute dei bambini - Le sfide di oggi per le generazioni di domani“, sono emersi dei dati allarmanti circa la salute dei bambini obesi in Italia.

Nel mondo un bambino su dieci è obeso o in sovrappeso e in Italia lo è un bambino su tre; il contrario accade invece nei paesi in via di sviluppo, dove i bambini che soffrono la carenza di cibo sono circa 148 milioni.

Un bimbo di sette anni, residente nel comune della Val di Magra, in prossimità di La Spezia, sabato scorso è stato colpito da meningite e ricoverato in gravi condizioni al Gaslini di Genova.

La notte tra venerdì e sabato scorso ha iniziato a stare male, con febbre alta e stato confusionale, così che i genitori ovviamente preoccupati lo hanno portato all’ospedale Sant’Andrea, dove dopo i primi controlli i medici hanno appurato che si trattava di choc settico dovuto a grave infezione e lo hanno immediatamente trasferito presso il Gaslini di Genova.

Da uno studio dell'Università di Rochester in America e presentato al meeting della Pediatric American Association, è emerso che, l'84% dei bimbi americani che vivono in palazzine mostrano tracce di esposizione al fumo anche se i famigliari non fumano.

La ricerca guidata da Karen Wilson  è nata proprio per verificare l’eventuale associazione tra il tipo di abitazione di residenza dei giovani e esposizione alla nicotina.