Se la passione per l'ora dell'aperitivo dilaga sempre in più in tutta la penisola, ecco che arriva una notizia poco rassicurante per quello che riguarda il consumo dei soft drink. Queste bibite analcoliche, infatti, possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro al pancreas.

Secondo l'American Association for Cancer Research, bastano due aperitivi a settimana a far innalzare il rischio di contrarre questa malattia. In base al loro studio, due o più soft drink a settimana arrivano quasi a raddoppiare il rischio. Questo perché l'alto livello di zuccheri presente nei drink analcolici, può aumentare il livello di insulina nell'organismo.

La soia è un legume proveniente dall'Asia, e negli ultimi anni è stata spesso rivalutata da tutti i nutrizionisti per le sue qualità.

L'ultima scoperta un merito la vedrebbe come ottima arma contro il cancro, soprattutto quello ai polmoni: a sostenerlo sono alcuni studiosi del National Cancer Center di Tokyo, che hanno appena pubblicato la loro ricerca sull'American Journal of Clinical Nutrition.

Un vecchio detto citava "chi beve birra campa cent'anni": uno studio recente non garantisce la totale veridicità di tale frase, ma conferma che la bevanda nata dal malto e dal luppolo ha comunque delle valide doti.

I ricercatori del Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell'Alimentazione della California University hanno infatti scoperto che la birra è ricca di silicio, componente chiave per la lotta all'osteoporosi in quanto aiuta a mantenere la densità minerale ossea.

Abbiamo visto come il 10% delle gestanti sia in stato depressivo. I dati ci mostrano uno scenario ben più importante per quanto riguarda la depressione e gli stati depressivi che colpiscono le donne in generale: ben 6 donne su 10 ne hanno sofferto o hanno conosciuto una donna che ne soffre.
Sei donne su dieci hanno vissuto uno stato depressivo o conosciuto donne che ne stanno soffrendo.

Più della metà delle donne ha molta paura di questa malattia, più che del tumore al seno. Questo perché la depressione viene vista come un male incurabile mentre il tumore alla mammella è inguaribile per il 24% dei casi.

Solo pochi giorni fa abbiamo parlato della pillola per vivere cent'anni: oggi arriva la notizia di una scoperta che potrebbe portarci al traguardo del secolo con un aspetto fresco e molto più giovane di quanto la nostra carta d'identità possa dimostrare.

Un gruppo di studiosi dell'Università di Leicester  e del King's College di Londra ha scoperto il "gene di Peter Pan" che permetterebbe, aiutato da un corretto stile di vita, di mantenere l'età biologica di un individuo molto al di sotto di quella anagrafica.