Da uno studio condotto da Interphone, promosso e coordinato dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), e pubblicato sull'International Journal of Epidemiology emerge che l'uso del telefono cellulare non risulta legato allo sviluppo di tumori cerebrali, argomento trattato qualche tempo fa per altri studi a lungo termine.

Si tratta del più grande studio epidemiologico internazionale condotto finora per quanto riguarda le dimensioni e l'omogeneità delle procedure adottate nei diversi contesti locali. La direzione dello studio italiano è stata affidata al nostro Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Lo studio, è stato svolto su oltre 10.700 persone tra i 30 e i 59 anni di età (soggetti sia sani che malati). Sono stati condotti quattro studi caso-controllo  sul rischio di tumori cerebrali (gliomi e meningiomi) e di alcune altre neoplasie (neurinomi del nervo acustico e tumori delle ghiandole salivari) in relazione all'uso del telefono cellulare.

I partecipanti sono stati intervistati sull'utilizzo ed abitudini riguardanti il telefono cellulare: quando avevano iniziato, quante volte al giorno lo utilizzavano e quanto tempo duravano le telefonate. Inoltre, poichè gli studi caso-controllo sono molto suscettibili a distorsioni, è stata dedicata un'attenzione senza precedenti alla verifica dell'affidabilità dei risultati, attraverso ulteriori studi supplementari.

Lo studio, non ha evidenziato nessun aumento del rischio di tumore cerebrale tra gli utilizzatori di telefoni cellulari: non è stata osservata alcuna relazione tra durata dell'uso del cellulare e rischio di glioma e di meningioma, nè è stato evidenziato alcun incremento di rischio tra gli utilizzatori a lungo termine.

Fonte: ASCA