Uno studio condotto negli Stati Uniti dimostra che le sigarette made-in-Usa contengono anche tre volte più sostanze cancerogene.

La rivelazione è stata diffusa grazie ad una ricerca condotta dal Center for Disease Control and Prevention, l'Ente Federale preposto al controllo a alla prevenzione delle malattie.

I ricercatori hanno studiato 126 fumatori: analizzando le sigarette e il livello di nitrosamine nella loro bocca, nei polmoni e nell'urina,sono arrivati alla conclusione che le 'bionde' americane sono più cancerogene perché create con tabacco più scuro, mentre quelle fumate da canadesi, australiani e inglesi contengono un tabacco più chiaro, ottenuto con un diverso procedimento di aromatizzazione.
 
Secondo il Professor John Spangler, direttore del programma di intervento sul tabacco della Wake Forest University School of Medicine, questi studi non vanno sottovalutati e segnano un momento importante, anche se ancora non si sa se riducendo livello di nitrosamine può diminuire il numero di tumori legati al fumo.

Inoltre ci sono almeno altre due dozzine di elementi cancerogeni nelle sigarette, per non parlare degli elementi chimici che possono causare malattie cardiache e respiratorie.

In altre parole sbagliano gli americani se pensano che basti cambiare marca di sigarette per sentirsi con la coscienza a posto.

La ricetta per la salute continua a rimanere una sola:smettere di fumare.

I risultati dello studio dell'Ente Federale rappresenteranno una sorta di linee guida per le case produttrici  che dovranno necessariamente tenere conto di quanto emerso "progettando" la sigaretta del futuro.

Fonte: ANSA