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Amiche sul Web: difendersi dalle false identità. La nostra storia |
Donna - Articoli | |||
Scritto da Eva Forte Giovedì 03 Novembre 2011 15:43 | |||
L'amicizia non ha confini e può nascere ovunque e in qualsiasi momento. Stiamo parlando di uno dei sentimenti più belli e che ci arricchisce ogni giorno di più gli uni con gli altri. Internet in questo ha dato un ulteriore punto di forza a questo sentimento. Attraverso i forum come i nostri, riusciamo a trovare persone sparse nel mondo ma che sono accomunate alla nostra vita perchè con gli stessi nostri interessi.
Sul web poi legare è facile, ci si può scrivere in qualsiasi momento, avvicinati anche dalla semplicità di aprirci con chi è al di là del monitor. Ci sentiamo protetti, rassicurati, capiti, amati... ma se poi dall'altra parte non c'è chi crediamo? Questa è la nostra storia, la storia di un gruppo di amiche violato da una falsa identità, che ha vissuto con noi per più di tre anni e che vi vogliamo raccontare. Non starò qui a fare nomi e cognomi, ma solo a raccontarvi com'è facile cadere nel tranello di una falsa identità su Internet. In gergo si chiamano Troll e sono persone in carne ed ossa, come noi, ma che a differenza fingono di essere chi non sono realmente. Questo è il caso della nostra "amica", sbarcata qui su Mamme Domani da più di tre anni con una storia talmente travagliata da aver stretto intorno a sè tantissime ragazze, pronte a pregare per lei, per la sua finta figlia nata a sole 23 settimane e ora ricoverata in Terapia intensiva neonatale a Novara. Ma lì non c'è nessuna bambina, non c'è nessuna vera mamma in attesa che la sua piccola ce la faccia. Una finta mamma che diceva di avere altri due figli e di cui in molte avevamo seguito le vicissitudini mese dopo mese, dal test al parto, alla morte della prima figlia avvenuta in modo inspiegabile a poco più di due mesi, smette di respirare e muore. C'è chi ha sofferto per lei e per la sua storia, tanto da non rendersi conto alla fine che molte delle sue esperienze erano forse troppo concentrate, troppo poco dettagliate, troppo tragiche per essere racchiuse in una sola vita. Fino a quando il dubbio è venuto al nostro staff, per una finta gravidanza extrauterina che non poteva essere accaduta per come lei raccontava. Sorvoliamo su questa finta notizia, andiamo avanti. Lei è di nuovo incinta. La bimba nasce troppo presto e da qui sorgono come funghi gruppi di preghiera su tutti i forum possibili e immaginabili. Su Facebook tutte chiedono di lei, della piccola che lotta ogni giorno contro infezioni, febbri altissime... tanto che una di noi va a trovarla, ma in reparto nessuno la conosce. Non c'è nessuna bambina. Da qui i dubbi e l'indignazione per alcune ma la certezza della sua vera identità per molte altre. Il suo pubblico si divide in due. Chi ha ormai capito che lei non è reale e chi invece non può neanche immaginare che sia possibile inventare tutto. Non può essere, non può aver inventato tre anni di vita, così bene. Si conoscono da tre anni. Questo il pensiero di moltissime ragazze che le vogliono bene. Fino a che non si tradisce da sola, mostra una foto del piedino della piccola. Eccola, guardate, è vera, esiste. Peccato però non sia lei, è una foto presa da un sito vero, di una storia vera, di una vera bambina nata prematura a 23 settimane. Ma non è la sua. Una foto che le nostre utenti hanno subito trovato in rete, scoprendo la triste realtà di questa storia. Sì, lei è una ragazza vera ma che ha finto una vita parallela per tutti questi anni: finti i bambini, il marito, finta la sua storia, o meglio una storia vera presa senza chiederlo, fatta sua giorno dopo giorno, senza però pensare a quanto dolore abbiano passato tutte le persone che le stavano intorno. Finalmente la storia si è conclusa, per qualche istante ci sentiamo tutte sollevate per la verità che è uscita fuori e nel sapere che non c'è nessuna bimba che soffre, ma pian piano arriva la malinconia di quanto accaduto, unita alla rabbia, alla pena, la paura, lo sdegno e a tanti sentimenti che si alternano in ognuna di noi. Vi abbiamo voluto raccontare questa storia per dire che sì, il Web è bellissimo, è una grande ricchezza per tutti noi, ma è anche fatta di queste persone che portano finzione dentro alla bellezza dei sentimenti che possiamo avere verso chi vive lontano da noi, verso chi conosciamo attraverso il computer e con cui ci scambiamo sogni, pensieri e regali a distanza. Con questo non voglio dire che dobbiamo chiuderci davanti a internet, ma cerchiamo sempre bene di valutare chi abbiamo di fronte, soprattutto se non ci si conosce di persona. E soprattutto non permettiamo a questa gente di rubarci la bellezza e la serenità di questi posti e delle piazze virtuali che condividiamo con gli amici a cui vogliamo un mondo di bene. Un grazie particolare va a tutto lo staff di Mamme Domani, alle ragazze che hanno trovato le foto prese dal web, e a chi ha fatto in modo che la verità sia venuta a galla e un abbraccio particolare alla mamma che ha visto violare la sua vera storia. Approfondimenti: per chi volesse saperne qualcosa di più.
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