Stamani è stata trovata dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, la sesta vittima del naufragio della nave da crociera Costa Concordia. Le ricerche sono proseguite tutta la notte e oggi il ritrovamento del corpo di un uomo che indossava il giubbotto salvagente e si trovava al ponte n° 2 della nave. Al momento rimangono disperse ancora 14 persone. Il bilancio del naufragio della Costa Concordia sale così a 70 feriti, 6 morti e 14 dispersi.

La compagnia Costa Crociere ha dichiarato che il comandante, Francesco Schettino ha commesso gravi errori. Quest'ultimo al momento rimane in stato di fermo preventivo presso il carcere di Grosseto con le accuse di naufragio, omicidio colposo plurimo ed abbandono della nave.

L'ipotesi è che il comandante abbia fatto avvicinare troppo la nave all'Isola del Giglio per dei "saluti agli isolani", ma questa volta qualcosa è andato storto ed è stato colpito lo scoglio, che il comandante ha affermato non essere riportato sulle mappe di navigazione. Gli isolani intervistati hanno detto che capitava molto di frequente che la nave si avvicinasse troppo alla costa.

Il capitano non ha rispettato le norme di navigazione imposte da Costa Crociere. La compagnia afferma che le linee guida delle sue navi sono in linea con quelle internazionali. Sono comunque già in atto le analisi della scatola nera e delle registrazioni vocali della navigazione. Secondo una prima analisi della scatola nera sarebbe già emersa una discordanza nell'orario dell'impatto di circa un ora.

Adesso oltre alle ricerche dei dispersi si fa avanti un altro problema, quello del rischio ambientale di tutte le sostanze inquinanti contenute all'interno della nave. La Costa Crociere ha già provveduto a chiamare una ditta specializzata per il recupero dei liquidi inquinanti. Le operazioni potranno però essere eseguite solamente alla fine delle ricerche dei dispersi, perchè una volta svuotata, e quindi alleggerita la nave, potrebbero esserci degli spostamenti del relitto che potrebbero rendere difficoltose le ricerche.

Ricordiamo che le persone sulla Costa Concordia al momento dell'impatto erano circa 4000, la maggior parte sono state tratte in salvo dopo l'impatto nella notte tra Venerdì e Sabato; una coppia di coreani in viaggio di nozze sono stati estratti vivi nella notte di Sabato e, nella mattina di Domenica, è stato estratto vivo ed in buone condizioni, il commissario di bordo Manrico Giampietroni. Quest'ultimo è rimasto imprigionato nella nave per 36 ore con una gamba rotta, ma al momento del recupero ha rassicurato tutti con le sue parole ai giornalisti in diretta tv.