Questa mattina a Roma, durante convegno "Le donne e l'estetica: un dibattito sul botulino" organizzato dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, da sempre attenta alla tematica e promotrice del divieto d’utilizzo della chirurgia plastica sulle minorenni, ha tenuto un dibattito sulla tossina Botulinica (utilizzata per eliminare le rughe), sul suo largo utilizzo da parte della donne italiane, ma soprattutto sulla poca informazione che c’è in merito e sulla formazione medica specialistica per fare tale utilizzo.

Il Sottosegretario Martini ha spiegato che, sotto esame sono: l'uso e gli eventuali effetti collaterali della tossina botulinica e per tale motivo è stato richiesto al Consiglio Superiore di Sanità una ricerca approfondita, ma soprattutto la formazione medica nel procedere con questa pratica.

Infatti la Martini continua spiegando che, per i professionisti dell'estetica esistono due scuole di specializzazione riconosciute a livello universitario, una in dermatologia e una in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, a queste si affiancano diverse scuole quadriennali in medicina estetica, che però non sono riconosciute come scuole di specializzazione e sulle quali si sta riflettendo per il da farsi.

Inoltre, esistono molti corsi, che durano da poche ora a qualche mese e che rilasciano diplomi utilizzati da alcuni medici come strumenti per mettersi sul mercato: anche su questo punto ci sono riflessioni in corso.

In fine il Sottosegretario conclude con qualche informazione sulla tossina Botulinica:  è un farmaco non disponibile in farmacie e parafarmacie, ma solo in ospedale per motivi clinici ed estetici e ricordando che, anche nel caso di iniezioni di botulino l'anamnesi del paziente va sempre fatta, a causa delle controindicazioni che possono presentarsi, ma soprattutto, è importante rivolgersi sempre a professionisti qualificati.

Fonte: Asca