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Scritto da Mary
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Lunedì 11 Agosto 2014 15:35 |
Alcune gravidanze possono presentare delle complicanze o problemi che, spesso, non si spiegano. Un nuovo studio pubblicato su BMC Medicine (di BioMed Central) suggerisce che potrebbe trattarsi di stress. Ma non lo stress della donna attualmente incinta, ma quello vissuto magari dalla bisnonna o un'altra parente vissuta generazioni prima.
I ricercatori dell'Università di Lethbridge in Canada hanno così scoperto che gli effetti epigenetici ereditati dello stress possono influenzare le gravidanze per generazioni. E per arrivare a queste conclusioni hanno condotto uno studio su modello animale in cui sono stati osservati gli effetti dello stress su quattro generazioni. Il focus dello studio erano i parti pretermine, o prematuri. Questo genere di complicanza è piuttosto diffusa ed è causa principale di morte neonatale, oltre a essere causa di problemi di salute più tardi nella vita.
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Scritto da Mary
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Venerdì 08 Agosto 2014 18:30 |
 Le donne celiache possono affrontare la gravidanza senza temere rischi per la salute del proprio bambino. Come è noto la celiachia è una malattia digestiva d’intolleranza al glutine, o meglio a una sua componente detta gliadina, che interessa sempre più persone, soprattutto donne.
Più che una patologia, il morbo celiaco è una condizione. E questo perché, rimosso il glutine dalla dieta, origine di tutti i disturbi di cui soffre la persona celiaca, il suo stato di salute è pari a quello di qualunque soggetto non celiaco.
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Scritto da Maria Rea
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Venerdì 08 Agosto 2014 17:55 |
 Si sa che durante la gravidanza o nel successivo periodo dell'allattamento, le medicine raggiungono il bambino, o attraverso la placenta, o attraverso il latte; per cui, sono vietate. Dunque, come comportarsi in caso di febbre o di altri fastidi che si risolverebbero tramite delle pastiglie?
Premettendo che una sola pastiglia, magari presa per sbaglio, senza sapere di essere incinta, o anche un ciclo di antibiotico, rigorosamente prescritto dal medico, non provoca danni, è utile conoscere che cosa si può tranquillamemente ingerire, senza paure e possibili complicazioni.
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Scritto da Maria Rea
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Venerdì 08 Agosto 2014 17:25 |
 Secondo uno studio recente, gli antidepressivi assunti in gravidanza non aumenterebbero il rischio di malformazioni al nascituro. Questa perlomeno è la conclusione a cui sono giunti dei ricercatori statunitensi del Brigham and Women’s Hospital di Boston, e pubblicata sul New England Journal of Medicine.
Gli autori della ricerca hanno esaminato i dati di quasi un milione di mamme, tutte iscritte all’assicurazione pubblica Medicaid. In particolare, hanno considerato i dati relativi all’utilizzo di farmaci antidepressivi durante la gravidanza e alla salute dei figli. Lo scopo era capire se fra le due variabili ci fosse una qualche associazione.
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Scritto da Mary
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Lunedì 04 Agosto 2014 11:00 |
 Quando una donna incinta subisce un aborto spontaneo precocissimo, prima ancora di rendersi conto di essere gravida, si parla di gravidanza chimica. L’aborto in genere avviene entro le prime 20 settimane di gestazione, o a volte addirittura entro la tredicesima, ed assume l’aspetto di un flusso mestruale piuttosto abbondante. Oltre al sangue si possono verificare delle perdite di materiale uterino; in caso contrario si dovrà procedere con un raschiamento.
Una donna che sta vivendo una gravidanza chimica inizierà le mestruazioni subito dopo il test di gravidanza positivo , a volte anche giusto in tempo con il suo ciclo naturale . Prima dell’avanzamento dei test di gravidanza a casa , la donna non erano nemmeno a conoscenza di essere incinta, e si prevede che fino al 70 per cento dei concepimenti finisce come gravidanze chimiche.
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Scritto da Mary
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Mercoledì 30 Luglio 2014 15:00 |
Evitare l'infezione da HIV è possibile, i comportamenti responsabili sono i migliori alleati. Oggi i nuovi casi d'infezione sono dovuti prevalentemente a rapporti eterosessuali a rischio. Essere informate, conoscere e riconoscere i rischi, ci rende consapevoli.
Il virus si trasmette attraverso il sangue, il liquido pre-eiaculatorio, lo sperma, le secrezioni vaginali, il latte materno, i rapporti sessuali non protetti dal preservativo con persone infette o che ancora non sanno di esserlo, attraverso il passaggio di sangue da una persona infetta ad una persona sana (es. lo scambio di siringhe infette), da madre sieropositiva a figlio durante la gravidanza, il parto e l'allattamento.
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Scritto da Mary
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Mercoledì 30 Luglio 2014 14:00 |
 Con il termine " leiomioma uterino" si indica generalmente il cosiddetto fibroma dell'utero o fibronioma dell'utero. Si tratta dunque di un tumore benigno che deriva dalla proliferazione di fibrocellule muscolari lisce dell’utero, e che interessano maggiormente le donne durante l’età fertile, fra i 30 e i 40 anni di età. Tali formazioni si sviluppano dalle cellule nella parete dell'utero, e se di piccole dimensioni, solo raramente possono provocare la comparsa di sintomi.
I possibili effetti che il leiomioma uterino potrebbe avere sulla gravidanza e gli effetti potenziali che la gravidanza potrebbe avere su di esso, rappresentano un problema clinico frequente, dal momento che i fibromi sono appunto molto comuni nelle donne in età riproduttiva.
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Scritto da Mary
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Venerdì 25 Luglio 2014 13:02 |
A livello del tutto potenziale, è possibile rimanere incinte in qualsiasi momento, dal momento che ogni mese l’ovulazione può avvenire in tempi diversi e non prevedibili.
Gli spermatozoi, tra l’altro, hanno una sopravvivenza che arriva fino a 5 giorni all’interno dell’apparato femminile. Per questo è possibile avere un rapporto in un giorno non fertile ed avere la fecondazione di un ovocita a distanza di alcuni giorni dal rapporto.
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Scritto da Mary
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Venerdì 25 Luglio 2014 12:45 |
Non c’è nessuna raccomandazione che vieta i rapporti sessuali in gravidanza: quindi niente paura, anzi! Continuate a fare l’amore, il bimbo nascerà più sereno. Il feto infatti non può essere ferito o disturbato in alcun modo.
Pensate che il secondo trimestre di gravidanza è indicato come il periodo migliore per l’attività sessuale! Perché? La pancia non è ancora troppo ingombrante e i disturbi delle prime settimane di gravidanza come nausea, stanchezza e sonnolenza solitamente non si fanno più sentire.
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