Secondo l'annuale Relazione del Ministero della Salute al Parlamento sulla 194, sarebbero ben 7 su 10 i ginecologi obiettori di coscienza in Italia contro l'aborto.

In aumento negli ultimi anni anche gli anestesisti e il personale non medico a dire no all'interruzione di gravidanza, con picchi di forte rilevanza nel Sud della nostra penisola.

Le donne che vogliono provare ad avere un figlio, dopo aver avuto un aborto spontaneo non vanno scoraggiate, anzi, concepire un bambino nei sei mesi successivi dà buone possibilità di avere una gravidanza sana.

Lo sostiene un gruppo di medici inglesi dell'università di Aberdeen che, con uno studio pubblicato sul British Medical Journal, smentisce le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, per le quali, dopo un aborto spontaneo sarebbe necessario aspettare sei mesi prima di intraprendere il cammino verso una nuova gravidanza.

Un parto eccezionale, così è stato definito dall’equipe medica dell’Ospedale di Livorno che ha aiutato una donna diabetica di 145 chili a mettere al mondo il suo piccolo Eric, di 2 chili e 700 grammi.

Graziano Di Cianni, direttore dell'unità operativa di Diabetologia ha dichiarato che, la situazione diabetica della neo-mamma era davvero molto critica, per non parlare del peso che ha reso la situazione ancora più complicata: l’operazione ha richiesto l’intervento di circa una dozzina di medici, dai diabetologi agli anestesisti, ostetriche, infermiere, neonatologi e ginecologi.

Claudio Giorlandino, ginecologo e professore, presidente della Sidip, Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale ha lanciato un forte appello contro il fumo in gravidanza: ''Multiamo le donne che fumano durante la gravidanza. Il feto è un non fumatore e, come prevede la legge, va tutelato''.

Giorlandino riflette proprio sul fatto che nonostante sia ormai chiaro tutti quali danni il fumo può provocare al feto, ci sia ancora un'altissima incidenza di donne che continuano a fumare durante la gravidanza. Una mancanza di considerazione e di rispetto nei confronti del futuro bebè che portano nella pancia.

Se i nove mesi sono spesso seguiti da diete, limitazioni e cibi sconsigliati, ecco una buona notizia che autorizza le future mamme a trasgredire mangiando un po' di cioccolato!

Le gestanti, infatti, possono cedere alla tentazione del cioccolato e non solo se in preda alle famose voglie, ma perché questo squisito dolce dimezzerebbe il rischio di incorrere nella preeclampsia, diminuendo di conseguenza i parti pretermine e aiutando la salute di future mamme e bebè.